DUOMO DI NAPOLI
Come in ogni chiesa napoletana, anche il Duomo è ricca di stratificazioni storiche.
Inglobate nell’attuale chiesa barocca come cappelle spiccano le originarie chiese:
- la Basilica di Santa Restituta, posta sulla sinistra del Duomo,
- la Basilica della Stefania, di cui resta la cappella Minutolo, resa celebre dal Boccaccio in una delle novelle del Decameron.
Sotto il livello stradale, in corrispondenza della Cappella di Santa Restituta, è possibile visitare l’area archeologica. Tra le altre testimonianze, è possibile osservare i resti del tempio di Apollo, di una domus tardo-imperiale, di tracce databili al IV-V sec. d.C. e di parte dell’acquedotto di età romana.
L’attrattiva maggiore, però, resta la cappella di san Gennaro, in cui sacro e profano si fondono segnando il limite tra chiesa e popolo. Tale cappella difatti è proprietà del popolo e non della chiesa, poiché fatta costruire con denaro e donazioni del popolo napoletano per essere stati salvati dai tre mali della città (l’eruzione del Vesuvio, la guerra e la peste), e proprio qui ogni anno si assiste al famoso miracolo della liquefazione del sangue del santo.
Alle spalle della cappella, si custodisce il ricco tesoro di san Gennaro, che manifesta la gratitudine dei napoletani verso uno dei suoi patroni più amati.